Al vertice della giurisdizione, assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge.
In ambito penale, la Corte di Cassazione controlla la congruità logico-giuridica della motivazione che ha portato
alla misura cautelare coercitiva della libertà, come riguardo alla mancata risposta a specifica lamentela
fatta valere davanti il Tribunale del Riesame.
É previsto il ricorso per saltum, ricorrendo direttamente in Cassazione avverso la misura coercitiva,
deducendo la mancanza assoluta di motivazione o la motivazione apparente.
(pubblicato il 15.3.2022) Corte di Cassazione Penale I Sezione Sentenza n. 4641 Ud. 14.9.2021 dep. 10.2.2022
In tema di ordinamento penitenziario, ai fini dei soggetti legittimati all'ammissione ai colloqui in via ordinaria con il detenuto, deve intendersi la sola persona con la quale il detenuto ha intrattenuto, prima della detenzione, un rapporto diretto di convivenza di vita e non anche i soggetti conviventi con altri membri del suo nucleo familiare.
(Pubblicato il 4.6.2021) Cassazione Penale ex multis Sez. I 31.1.2013 n. 4908
Ai sensi dell'art. 282 c.p.c., tutti i capi delle sentenze di primo grado aventi portata condannatoria, quali quelle relative alle spese di giudizio, sono esecutivi, così come la condanna al risarcimento dei danni, in quanto trattasi di una statuizione di natura civilistica che trova la sua genesi all'interno di un processo. Trattasi di un meccanismo del tutto automatico e non subordinato all'accoglimento della domanada introdotta dalle parti.
(Pubblicato il 15.10.2019) Corte di Cassazione Sezione II Sentenza 7.11.2018 Depositata 28.1.2019
Il delitto previsto dall'art. 643 c.p. può essere commesso in danno di persona in stato di infermità psichica o in condizione soggettiva che, sebbene non patologica, menomi le facoltà intellettive e volitive del soggetto, quale conseguenza di una anomalia mentale; ovvero in danno di un soggetto in stato di deficienza psichica dipendente da particolari situazioni fisiche (età avanzata, fragilità di carattere) o da anomale dinamiche relazionali idonee a menomare le facoltà intellettive e volitive.
(Pubblicato il 3.10.2019) Corte di Cassazione Sezioni Unite Sentenza n. 38954 udienza 30.5.2019
deposito del 24.9.2019
Il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. deve essere iscritto nel casellario giudiziale, fermo restando che non deve essere fatta menzione nei certificati a richiesta dell'interessato, del datore di lavoro e della pubblica amministrazione.
(Pubblicato 29.5.2019) Corte di Cassazione Sezione Unite SEnt. n. 22533 ud. 25.102018 deposito del 22.5.2019
Fermo restando il dovere del giudice d'appello di motivare il mancato esercizio del potere ufficioso di applicare la sospensione condizionale della pena, l'impuato, in presenza delle condizioni che ne consentano il riconoscimento, specialmente se sopravvenute al giudizio di primo grado, deve formulare relativa richiesta in appello, in difetto non può dolersi con ricorso in Cassazione della sua mancata applicazione.
(Pubblicato il 18.3.2019) Corte di Cassazione I sez. sent. n. 9425 ud. 18.2.2019
Ai sensi dell'art. 24 r.d.l. 20.7.1934 n. 1404, in tema di riabilitazione speciale per i minorenni, ove la prova dell'emenda del minore condannato appaia a una prima indagine insufficiente, il giudice ha il potere-dovere, dandone adeguata motivazione, di differire la decisione in un momento successivo, entro il il compimento del venticinquesimo anno di età.
(Pubblicato il 14.2.2019) Corte di CassazioneSezione I Penale sent. n. 4119 ud. 15.1.2019 dep. 28.1.2019
Il medesimo disegno criminoso può configurarsi anche quando uno dei reati facenti parte dell'ideazione e programmazione unitaria abbia avuto esito aberrante rispetto all'originaria determinazione, in quanto, per un mero errore esecutivo, l'evento voluto dall'agente si sia verificato in danno di una persona diversa da quella alla quale l'offesa era diretta, atteso che l'accidentale mutamento dell'oggetto materiale della condotta non incide sull'elemento soggettivo.
(Pubblicato il 30.11.2018) Corte di Cassazione I Sez. sent. n. 48862 ud. 2.10.2018 deposito 26.10.2018
L'art. 96 II° comma c.p.p., alla luce dell'abrogazione dell'art.9 del r.d.l. n. 1578/1932, conv. dalla l. 36/1934, per effetto della legge 247/2012 di riforma dell'ordinamento della professione forense, consente che la designazione dell'avvocato sostituto da parte del difensore titolare possa essere effettuata con delega "orale".
(Pubblicato il 27.11.2018) I Sezione Corte di Cassazione Sentenza n. 50973/2018
Udienza 25.6.2018 deposito 8.11.2018
Il domicilio determinato ai sensi dell'art. 161 2° comma c.p.p. va individuato nel luogo ove è avvenuta la prima notificazione con consegna a mani proprie, anche se effettuata in luogo diverso dal domicilio indicato sull'atto da notificare, qualora il destinatario, avuta così piena conoscenza del procedimento a suo carico, abbia ugualmente omesso di eleggere o dichiarare un diverso domicilio.
(Pubblicato il 20.11.2018) Sentenza n. 48248 del 23.10.2018 Terza sezione Corte di Cassazione
Con riferimento al reato urbanistico (art.44 DPR 380/2011) e paesaggistico ( art. 181 D. lgs 42/2004) il giudice che ha pronunciato sentenza di non punibilità ex art 131 bis c.p., non può ordinare la rimessione in pristino dei luoghi o la demolizione delle opere abusive, mancando il presupposto della sentenza di condanna, fatto salvo il potere di disposizione in capo all'autorità amministrativa.
(Pubblicato il 15.3.2017) Cassazione penale sez. IV sentenza n. 6635/2017
"La situazione di indigenza non è di per sé idonea ad integrare la scriminante dello stato di necessità per difetto degli elementi dell'attualità e dell'inevitabilità del pericolo, atteso che alle esigenze delle persone che versano in tale stato è possibile provvedere per mezzo degli istituti di assistenza sociale".
(Pubblicato l'8.3.2017) Cassazione penale sez. II sentenza n. 38660/2016
"All'atto di cessazione del proprio incarico, l'amministratore di condominio è sempre tenuto a riconsegnare i documenti e la cassa e ciò anche se la sua revoca è irrituale".
(Pubblicato il 17.2.2017) Cassazione penale sez. IV n. 4236/2017
"Nel caso di ricovero del conducente presso una struttura sanitaria a seguito di incidente, i risultati dei prelievi effettuati su richiesta della polizia giudiziaria sono utilizzabili nei confronti dell'imputato per l'accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza. Trattandosi di elementi di prova acquisiti attraverso la documentazione medica e restando irrilevante ai fini dell'utilizzabilità processuale, la mancanza del consenso, nondimeno il prelievo non può essere effettuabile laddove il paziente rifiuti espressamente di sottoporsi a qualsiasi trattamento sanitario, in tale ultima ipotesi si configura il reato di rifiuto".
(Pubblicato il 13.2.2017) Cassazione penale sez. III n. 5241/2017
"Le registrazioni video e/o sonore tra presenti o anche di una conversazione telefonica effettuata da uno dei partecipanti al colloquio, costituisce prova documentale valida e particolarmente attendibile perchè cristallizza in via definitiva ed oggettiva un fatto storico".
(Pubblicato il 20.1.2017) Cassazione sentenza n. 50591/2016.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che commette reato di maltrattamenti di animali il padrone che impone al proprio cane il collare elettrico in grado di procurargli sofferenze mediante una scossa emessa dagli elettrodi. La Corte sottolinea come tali scosse elettriche siano produttive di sofferenze e conseguenze anche sul sistema nervoso dell'animale.
(Pubblicato il 16.12.2016)
Corte di Cassazione Sentenza n. 52819 ud. 9.9.2016 deposito del 13.12.2016
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza in epigrafe ha affermato che la superficie della cella pari o superiore a tre metri quadrati da assicurare ad ogni detenuto, secondo l'art. 3 della Convenzione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, va considerata al netto dell'area riservata ai servizi igienici e quella occupata da strutture tendenzialmente fisse, tra cui il letto, mentre non rilevano gli altri arredi facilmente amovibili.
(Pubblicato il 5.12.2016)
Corte di Cassazione VII sezione - sentenza n. 45992 ud. del 30.9.2016 deposito del 2.11.2016
" In forza delle modifiche introdotte dai commi 3-septies e 3-octies dell'art. 3 D.L. n. 7 del 18 febbraio 2015, convertito con modificazioni nella legge n. 43 del 17 aprile 2015, nel testo dell'art. 38, primo comma, del T.U.L.P.S. e nell'art.697 cod. pen., l'obbligo di denuncia All'autorità di P.S. è attualmente limitato alla detenzione dei "soli" caricatori in grado di contenere un numero superiore a 5 colpi per le armi lunghe e superiore a 15 colpi per le armi corte; l'omessa denuncia dei caricatori che superino i predetti limiti, inoltre, è ora punita - a titolo di contravvenzione - ai sensi dell'art. 697 cod. pen.".
(Pubblicato il 1.12.2016)
Corte di Cassazione II Sezione - Sentenza n. 43705 ud. 29.9.2016 depositata il 14.10.2016
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza in epigrafe, ha affermato, in relazione al reato di truffa commesso attraverso le vendite "on line", la configurabilità della circostanza aggravante prevista dall'art. 61 n.5 c.p., richiamata dall'art. 640, comma 2, n. 2 bis c.p., siddetta "minorata difesa".
Nella fattispecie è stato riconosciuto che l'agente "ha consapevolmente approfittato dell'utilizzo di particolari modalità costituite dall'utilizzo del sistema informatico o telematico".
(Pubblicato il 19/9/2016) Corte di Cassazione VI Sezione Penale n.37798/2016
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che in caso di minacciato atto di autolesionismo di un soggetto dinanzi alla polizia giudiziaria, per sottrarsi a quest'ulitima, è idoneo ad integrare il reato di cui all’art. 337 c.p. (Resitenza a Pubblico Ufficiale).
(Pubblicato il 12/9/2016) Corte di Cassazione n. 13682 del 25/2/2016
Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione hanno affermato che la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all’art. 131-bis cod. pen., è compatibile con il reato di rifiuto di sottoporsi all’accertamento alcoolimetrico, previsto dall’art. 186, comma 7, cod. strada.
Quindi il reato di rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcoolemico sussiste anche se vi è tenuità del fatto.
(Pubblicato il 5/9/2016) Corte di Cassazione Penale con la sentenza n.33547 dell'1/8/2016.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che se l'amministratore di condominio versa su un suo conto privato il denaro comune rischia una condanna per appropriazione indebita.
(Pubblicato il 25/7/2016) Corte di Cassazione Penale Sez. V Penale 13/7/2016 n. 29705.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che se il figlio tiene una condotta persecutoria con atteggiamenti opprimenti e minacciosi al fine di ottenere denaro dai propri genitori integrare il reato di stalking ex art. 612 bis c.p.
(Pubblicato il 18/7/2016) Cassazione penale Sezione V del 23/5/2016 n. 21407
La Suprema Corte di Cassazione ha ribadito le caratteristiche fondamentali del reato di stalking anche tramite l'utilizzo di social network, infatti la reteirazione delle condotte rappresenta il fulcro del reato, nella fattispecie sono sufficienti più condotte di minacce e molestie rappresentate dai singoli messaggi inviati sui social network.
La Suprema Corte nel confermare che il delitto di atti persecutori è reato abituale che differisce dai reati di molestie e di minacce, che pure ne possono rappresentare un elemento costitutivo, per la produzione di un evento di "danno", consistente nell'alterazione delle proprie abitudini di vita o in un perdurante e grave stato di ansia o di paura, o, in alternativa, di un evento di "pericolo", consistente nel fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva (Sez. 3, n. 9222 del 16/01/2015).
(Pubblicato l'1/6/2016) Corte di Cassazione Sezione V Sentenza n. 13057/2016
La Suprema Corte di Cassazione ha affermato che si configura il reato ex art. 615 ter c.p. quando si accede abusivamente alla posta elettronica altrui, in quanto la casella di posta elettronica è uno spazio di memoria protetta da password personalizzata contenente dati personali e sensibili.
(Pubblicato il 24/5/2016) orte di Cassazione Sez. III 7/3/2016 Sentenza n. 9221
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza di cui sopra, ha ribadito che la libertà di autoderminazione di un soggetto in un rapporto sessuale deve permanere senza soluzioni di continuità e incertezze comportamentali per l'inera durata del rapporto (Sez. III 11/12/2007 n.4532, Sez. III 21/9/2007 n. 39428, Sez. III 10/5/1996 n. 6214).
In merito agli atti persecutori, ex 612 bis c.p., la Corte ritiene che per la configurabilità del reato è necessaria la reiterazione della condotta e l'assiduità delle molestie tali da creare senso di paura, di stress e cambio di abitudini di vita (Sez. III 7/3/2014 n. 23485, Sez. V 19/5/2011 n. 29872).
(Pubblicato il 3/5/2016) Cassazione Penale Sentenza n. 1340/2016
La Suprema Corte di Cassazione afferma che affinchè si configuri reato di maltrattamenti familiari è necessario che sussista un rapporto stabile e di durata tale da creare un rapporto effettivo tra colpevole, vittima e abitazione e luogo dove si realizza il reato. Non è configurabile, pertanto, il reato di maltrattamenti in famiglia quando il rapporto instaurato è caratterizzato da precarietà e instabilità.